mercoledì 1 luglio 2009

La perfezione in 22 grammi


Si fa presto a dire che la frutta e la verdura fanno bene. Tutto quello che deriva dalle colture intensive viene nutrito con sostanze che di naturale hanno ben poco: pesticidi, concimi azotati di origine minerale, agenti di maturazione che velocizzano il ciclo vitale delle piante, le difendono dall'attacco di funghi e parassiti e ti avvelenano l'organismo come una bella boccata di aria pura in tangenziale.
Da qui la moda del biologico, costa molto di più ma ti garantisce l'apparenza di un prodotto genuino. Solo le quantità di concime prodotte dagli allevamenti del nord Italia ed utilizzate per fertilizzare i campi ha prodotto un inquinamento delle falde così marcato da costringere alcune regioni a limitarne l'uso...ma intanto i pesci galleggiano a pancia all'aria nel Po e relativi affluenti.
L'unico modo di coltivare responsabile è curare un piccolo orto personale, chi ha un po' di terra, anche 30 metri quadri, non potrà che trarne grandi soddisfazioni, a patto di seguire poche elementari regole.
Primo: dimenticatevi dei sacchi di concime, quelli più scadenti son fatti con la spazzatura (come il terriccio, è brutto pensarci ma in molti casi è proprio così), meglio rifornirsi da qualche contadino nella vostra zona che alleva animali, per un orto casalingo non servono grosse quantità e quasi sempre, se avete la pazienza di caricarvelo in macchina (in sacchi, non a palate...) lo potrete avere gratis o per pochi euro.
Secondo: se le bestie o i funghi attaccano le vostre piante...meglio lasciarle fare che ricorrere a preparati industriali, ma in genere, epidemie stagionali a parte, se rispettate la rotazione delle colture dovreste scongiurare l'attacco di organismi e malattie.
Terzo: potendo raccogliete l'acqua piovana e non usate quella del rubinetto, ricca di cloro.
Tutto qui?
Più o meno.
Ma state attenti, la malattia è contagiosa...attualmente utilizzo l'"oro marrone" prodotto dalle pecore del mio vicino, nutrite solo con l'erba dei campi, non metto nemmeno il verderame sui pomodori e bagno con l'acqua di una sorgente che ho nella mia proprietà. Le piantine le faccio da me coi semi dell'anno precedente. Quello che raccolgo ha soltanto il nome in comune con gli ortaggi in commercio, da un lato è una gran soddisfazione, dall'altro ti fa pensare a come la produzione di massa ci stia pian piano avvelenando.
Nella foto un pomodoro ciliegino, 22 grammi, poco più di una noce...

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